Autori: Francesco Foroni - IS E. Fermi Mantova, Alessandra Milea - I.S. Marconi Tortona, Loris Piccolo - I.S. Sobrero Casale Monferrato
Il glifosato è l’erbicida più utilizzato al mondo. Il suo uso intensivo, però, fa sì che questo
diserbante si diffonda nelle acque superficiali e sotterranee, e lasci residui negli alimenti e
nell’ambiente. Il progetto propone di rimuovere i residui presenti nelle acque mediante l’uso di
materiali reperibili in natura, come silici e zeoliti: minerali con una superficie molto adsorbente.
Per prima cosa, Alessandra, Loris e Francesco hanno utilizzato una molecola modello, la Rodamina
B valutandone l’uptake rispetto agli adsorbenti selezionati. Per poter esaminare l’uptake del
glifosato si è proceduto a funzionalizzare le due silici MCM-41 (silice ordinata e porosa) e Silica
(Silice non porosa) con PAPTS. I campioni di glifosato che non assorbono in UV-VIS sono stati
derivatizzati con FMOC-Cl. I risultati migliori sono stati ottenuti con MCM-41, una silice in grado
di ospitare le molecole adsorbite all’interno dei numerosi canali e cavità interconnessi presenti
nella sua struttura cristallina, e di intrappolarle grazie ai gruppi funzionali aggiunti. Poiché la sola
tecnica di adsorbimento non è sufficiente a raggiungere gli standard richiesti, la combinazione dei
processi chimico e biologico potrebbe assicurare una performance ottimale. Ciò garantisce un
effetto sinergico eliminando le criticità dei singoli trattamenti, in sintonia con i principi della
sostenibilità. L’esperienza coinvolge studenti di scuole diverse in una collaborazione di carattere
innovativo, che rispecchia il lavoro di gruppo dei ricercatori.
Riconoscimenti ricevuti:
BUCA IMSEF, fiera internazionale di musica, scienza e ingegneria, Buca-Izmir (Turchia), 31 ottobre-6 novembre 2022
Certificato di riconoscimento/eccellenza: US AID (The United States Agency for International Development) per l’innovatività dell’applicazione delle scienze per le sfide dello sviluppo internazionale
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